BELLUSCO (MB)
Comm.: Comune di Bellusco
con arch. Marilena Baggio
L’area oggetto di studio è caratterizzata dalla frammentazione degli spazi specializzati che si sono giustapposti in epoche diverse: lo spostamento del campo di calcio in altro sito offre l’occasione per ripensare in maniera unitaria la distribuzione delle funzioni e qualificare l’intero comparto restituendogli il suo ruolo di centralità urbana a stretto contatto col nucleo storico. L’idea progettuale prefigura la nascita di un nuovo polo urbano di attrazione in aggiunta agli spazi pubblici attualmente esistenti sulla via Bergamo e tra il municipio e la chiesa. L’obiettivo è di ottenere non solo un sito specializzato per la funzione istruzione e sport, bensì un luogo per il tempo libero di tutta la famiglia, totalmente liberato dal transito e dalla sosta degli autoveicoli privati, immerso nella natura, già identificato come “CUNEO VERDE” dal PGT. Le attività scolastiche, ludiche, sportive e di socializzazione si organizzano intorno alla nuova “AGORA’ “ che diventa un luogo protetto e vivo per tutto l’arco della giornata e della settimana, grazie alla complementarietà degli spazi progettati. Via Giovanni Pascoli diventa pedonale: una corsia a senso unico con ingresso da Via Bergamo e uscita su via Roma sarà riservata al transito degli scuolabus, dei mezzi di soccorso e servizio (vigili del fuoco, ambulanza, pulizia strade e neve, servizi ecologici, manutenzione ed allestimento eventi straordinari) con accessi controllati da PILOMAT. Una pista ciclo-pedonale collega da nord a sud via Giosuè Carducci con via Bergamo, da est a ovest via Santa Giustina con l’angolo di Corso Alpi/via Tonale, attraversando l’ AGORA’ e il margine nord della pista di pattinaggio. La mobilità dei residenti sui tratti esterni di via Giovanni Pascoli è mantenuta, la via Edmondo de Amicis inverte il senso di marcia.
La realizzazione di due nuovi parcheggi permette l’accessibilità veicolare privata con le seguenti modalità:
– il primo con accesso da Corso Alpi per circa 130 posti, pensato su due livelli, utilizzabile anche per le attività sportive e ludiche in orari extrascolastici e per il corpo docente e non oltre a quanti accedono alle scuole;
– Il secondo di circa 60 posti per gli utenti del centro sportivo, in fregio a via Giosuè Carducci, a servizio di bar, tennis coperti, palestra e campi da bocce.
Inoltre il parcheggio esistente su via Giosuè Carducci sarà riqualificato con una nuova piantumazione.
Le distinte aree tematiche del nuovo polo urbano sono state pensate per garantire accessibilità totale (anziani, mamme con carrozzine, disabili), facilità di controllo e sorveglianza.
Lo spazio attualmente occupato dal campo di calcio diventa l’area ricreativa centrale, delimitata da un ARGINE PIANTUMATO che a nord maschera il parcheggio e ad est protegge la parte residenziale: il lato sud è costituito dalla copertura verde del palazzetto.
L’area gioco dei bambini è stata collocata di fronte alla scuola d’Infanzia per rafforzare il legame tra istruzione e gioco, a contatto diretto con AGORA’ per consentire il facile controllo da parte dei genitori.
Il Palazzetto con 400 posti è posto a sud dell’ex campo di calcio e sostituisce la palestra della scuola secondaria, alla quale è collegato al livello del piano di gioco a -3.00 m mediante un tunnel.
La scelta progettuale è stata di minimizzare l’impatto e rendere fruibile la copertura VERDE con funzione di parco tematico; l’altezza interna netta sotto trave è di 7 metri regolamentare per competizioni regionali; l’accesso del pubblico è a quota 0.00 sui lati EST e OVEST.
Sul lato ovest del palazzetto una piazza digradante consente l’accesso alla quota meno 3.00 m del piano di gioco dalla quota 0.00 dell’AGORA’, oltretutto creando un anfiteatro naturale utilizzabile per spettacoli all’aperto.
I materiali impiegati sono: il porfido a cubetti grossi per la parte carrabile, il granito e binderi di porfido per i cordoli e gradoni, la ghisa per le griglie di raccolta acque meteoriche, il battuto di cls colorato o autobloccanti nei colori delle terre per piste ciclopedonali e rampe; i passaggi pedonali le scalinate e i pergolati sono in legno trattato in autoclave, l’illuminazione è ad alta efficienza energetica (LEDS) con luce bianca, la pergola fotovoltaica, circa 200 m2, posta sul bordo sud della copertura della palestra assicura 20 kw ed è in grado di garantire l’illuminazione notturna a costo zero; l’argine piantumato e la ripiena del parcheggio di via Carducci saranno realizzati con la movimentazione del materiale scavato in loco (parcheggio di corso alpi e parte del palazzetto).
PROGETTO PAESAGGISTICO (arch. Marilena Baggio)
La sfida è stata quella di poter ricostruire un ecosistema urbano in un’area gioco attrezzata che fosse la reinterpretazione della campagna lombarda con i suoi filari, i suoi piccoli boschi, i suoi argini con il canale e la vasca di raccolta dell’acqua, ma anche con spazi aperti dove l’occhio abbraccia tutto l’intorno o dove si può soffermare ad osservare la natura.
Tutte le specie vegetative (arboree, arbustive e tappezzanti) sono autoctone e rustiche, a basso impatto di manutenzione, gestione e di facile sostituzione, capaci di reggere l’urto di un’area altamente frequentata da piccoli e grandi. Il mare di verde permea tutta l’area assumendo funzioni diverse: l’Agorà, l’area gioco bimbi, il giardino pensile tematico sulla copertura del palazzetto nuovo e l’area ricreativa, nel quale le pergole costituiscono l’asse principale di percorrenza su cui si attestano gli edifici principali esistenti e nuovi. Qui si gioca ma anche si può riposare, camminare e…contemplare.
Questo complesso può essere frequentato in ogni stagione dell’anno perché ci sarà sempre un arbusto da ammirare, un fiore da annusare e un angolo didattico (zone dei sensi nel giardino tematico) da cui imparare.
Facilitare la biodiversità all’intero di un’area urbana è possibile e fare in modo che la natura possa diventare un elemento gioco anche questo è possibile.
Un tema interessante da sviluppare potrebbe essere creare: 1) un labirinto botanico nell’area della Media, confinante con il palazzetto, perché interessante ma poco utilizzata, 2) un orto botanico per la Primaria quale esperienza alimentare, 3) una piccola serra botanica per l’Infanzia.